MUSEOINTESCA#10

Tra ambito urbano-artigiano e contesto agricolo si colloca anche la coppia organetto-tamburello, strumenti simbolo della musica popolare dell’Italia centro-meridionale.

Fisarmonica diatonica (organetto)
Con il termine ‘organetto’ si indica la fisarmonica diatonica italiana, strumento a mantice appartenente alla famiglia degli aerofoni di tipo meccanico ad ance libere. Lo strumento è caratterizzato da una tastiera melodica a bottoni, azionata dalla mano destra, nella quale le note sono ordinate per scale diatoniche; la mano sinistra mette in azione i bassi, le note più gravi con cui solitamente si esegue l’accompagnamento. Gran parte delle fisarmoniche diatoniche sono strumenti bitonici, in cui ciascun tasto emette una nota diversa a seconda se il mantice viene compresso oppure dispiegato.
L’organetto, il cui repertorio è molto vario, viene impiegato come strumento solista (soprattutto per occasioni legato al ballo), in coppia con altro strumento (ad esempio con il tamburello) oppure per accompagnare le voci durante gli stornelli, le seranate e i canti “a lungo”.

Tamburo a cornice (tamburello)
Il tamburello è costituito da una fascia di legno piegata in cerchio su cui è tesa una pelle di ovino priva di pelo, conciata a calce. Sulla cornice sono presenti delle fessure in cui sono alloggiati i sonagli. In alcuni esemplari, sulla parte posteriore della pelle, si possono trovare una serie di bubboli, fissati su un filo metallico che attraversa diametralmente il cerchio di legno.

Tamburo a frizione
Lo strumento, diffuso in tutta l’Italia centro-meridionale, è composto da una camera di risonanza costituita da un otre di terracotta sulla cui apertura superiore è montata una membrana di pelle animale. Al centro della pelle è legata una canna comune (Arundo Donax) che viene sfregata ritmicamente per ottenere un suono profondo. Viene utilizzato come strumento di accompagnamento, ad esempio per il canto, o in coppia con l’organetto o la fisarmonica.